La distillazione è il momento topico dove la mano e l’ingegno dell’uomo portano a nuova vita il composto risultante dalla vinificazione: le vinacce. È anche il momento dove l’esperienza del Maestro Distillatore firma l’eccellenza delle nostre grappe “scolpendo” il loro inimitabile profilo sensoriale grazie alla maestria derivante da generazioni di consigli ed esperienze che vanno a comporre il bagaglio storico imprescindibile dellegrappe artigianali di altissima qualità.Prelevate dalle vasche di carico all’interno della distilleria, le vinacce fermentate vengono così introdotte all’interno della caldaia dell’alambicco procedendo quindi al loro riscaldamento.Portare la temperatura a gradazioni elevate consente l’evaporazione dell’acqua e dell’alcool contenuto nelle vinacce, che quindi iniziano il loro percorso lungo le tubazioni in rame dell’alambicco. È qui che inizia il vero e proprio difficile lavoro del Maestro Distillatore, infatti all’interno dei vapori sviluppati coesistono altre componenti indesiderate che devono essere assolutamente tolte ed eliminate dal prodotto grappa, poichè non solo sgradevoli al gusto e all’olfatto come olii e grassi ma anche, sebbene in piccolissima parte, tossiche come l’alcool metilico.Per fortuna queste sostante hanno parametri di evaporazione diversi rispetto all’alcool e all’acqua e ciò consente al Maestro esperto di agire con destrezza il cosiddetto “taglio” della parte nobile del distillato (il cuore) dalla parte iniziale (testa) e finale (coda) che invece contengono le sostante indesiderate.I vapori una volta raffreddati dentro le camere di raffreddamento, riportati così a forma liquida passeranno dentro l’ampolla di riferimento e la manetta di taglio veri e propri strumenti di lavoro del Maestro Distillatore.La testa del distillato è la prima ad uscire dall’alambicco ed è quella che contiene in modo prevalente le sostanze sgradevoli all’olfatto, oltrechè il pericoloso alcool metilico.L’abilità del Maestro Distillatore sarà quindi nel saper valutare il momento esatto in cui iniziare a collezionare il prezioso liquido ormai puro e scremato dalle sgradite sostanze, separandolo nettamente dalla prima parte del distillato. Ma l’attento lavoro non finisce qui, infatti dopo la fuoriuscita del cuore del distillato il Maestro Distillatore dovrà anche capire quando il cuore del distillato ha esaurito la sua corsa ed è iniziata invece quella della parte terminale dell’evaporazione, la coda, contenente altre sostanze amarognole che rovinerebbero il gusto della grappa appena prodotta.Tutto questo lavoro, affascinante nell’esecuzione quanto segreto nel suo procedimento, viene effettuato con il solo ausilio degli originali alambicchi del 1921 in rame e la sapienza centenaria dei Grapat di Campodolcino che insieme realizzano i capolavori sensoriali che sono la produzione Scaramellini.Guarda il video qui sotto e scopri l’affascinante processo di distillazione della famosa grappa Scaramellini apprezzata da oltre novant’anni da generazioni di intenditori e veri amatori.